Le dinamiche che alimentano il traffico verso le nostre pagine Facebook sono molteplici e diversificate, ma determinate da una serie di accorgimenti che ci faranno capire perché non comprare i like di Facebook.
Fidarsi è bene, ma non fidarsi è Facebook
Spesso può capitare di essere in contatto con agenzie o professionisti che, a causa del nostro sgomento di fronte ad una pagina Facebook “ferma”, ci possano proporre obiettivi quali il facile raggiungimento di un elevato numero di “mi piace” sulla nostra pagina in tempi sensibilmente brevi.
Purtroppo questo offerta dovrebbe suonarci come un campanello di allarme.
Vale la pena avere migliaia di “mi piace” non guadagnati con contenuti da noi realizzati, ma semplicemente mercificati e comprati?
La risposta è assolutamente no.
I rischi che corriamo sono svariati, il primo ed il più grave dei quali è quello di avere tra i nostri “mi piace” la presenza di Bot o di seguaci che in realtà non hanno alcun interesse a seguire la nostra pagina.
Tuttavia i Bot non sono da confondersi con i Chat Bot, che sono, al contrario dei primi, di grande utilità nella comunicazione tra aziende e cliente finale.
La via più sicura per il raggiungimento di un audience vasto è quella di un piano editoriale efficace e anche l’uso degli annunci di Facebook.
Quindi, di chi non dobbiamo fidarci?
Non dobbiamo fidarci di chi ci promette risultati immediati, perché il mondo del web non funziona così. La scalata alle vette è un percorso lungo e che richiede tempo, pazienza e costanza. Dobbiamo stare attenti anche ai cosiddetti guru dei social, ovviamente non a tutti.
Tuttavia, uno in particolare è stato protagonista negativo di fatti di cronaca riportati anche dalla trasmissione “Le iene”. Questo, giusto per dimostrare che non è tutto oro quello che luccica.
Perché i like acquistati non danno un valore aggiunto alla nostra pagina
Il primo aspetto che salterà all’occhio anche ad un utente non molto esperto è che avremo sì migliaia di persone che seguono la nostra pagina, ma le interazioni saranno veramente molto poche: pochi like ai post e poche interazioni.
Inoltre, un altro rischio che si corre comprando i like, è quello di avere dei follower con nomi da noi italiani impronunciabili, che seguono la pagina da altri continenti. Se la nostra attività è una multinazionale sarà normale, invece se parliamo di una pagina profilo per esempio di una cartoleria, risulterà strano.
Queste poche considerazioni ci fanno intuire che la credibilità della pagina potrà essere pregiudicata dalla presenza di un pubblico che si intende facilmente essere artificioso e non reale. Infatti gli utenti veri si accorgono di queste cose e fanno le loro valutazioni.
I like acquistati di Facebook sono un problema in termini economici se faremo campagne pubblicitarie
Le campagne pubblicitarie di Facebook funzionano secondo un determinato algoritmo che individua un pubblico profilato secondo le nostre esigenze. Ovviamente questo algoritmo tenderà a saturare la diffusione della nostra pubblicità prima presso il nostro pubblico e poi verso il pubblico che non ha rapporti di like con la nostra pagina.
Se possediamo quindi un pubblico fittizio di migliaia di persone costituito da Bot o persone non interessate realmente alla nostra pagina spenderemo di base una cifra già alta per raggiungere un pubblico che superi il nostro.
Conclusioni su: perché non comprare i like di Facebook
Avere like finti sulle nostre pagine, acquistati e quindi generati da un pubblico non appartenente al nostro target, è un’azione controproducente. Lo è da un punto di vista di identità e rispettabilità della pagina, perché salterà all’occhio una certa anomalia dei profili dei like finti. Ancora di più, può costituire un danno economico a causa dello spreco di denaro per allargare il nostro pubblico nelle inserzioni adv di Facebook.
Il successo della nostra attività non troverà aiuto attraverso scorciatoie come l’acquisto di like fittizi.
Purtroppo pensare di acquisire un pubblico semplicemente pagando non è un atteggiamento corretto. Dobbiamo anche cercare di capire e farci spiegare da chi gestisce i nostri social quali siano le strategie da impiegare, perché purtroppo in giro di furbetti ce ne sono molti.
Generare contenuti interessanti e utili sarà il modo più corretto per coinvolgere un pubblico genuino che contribuirà a rendere la nostra pagina ricca e attiva. Le campagne pubblicitarie di Facebook sono una buona soluzione e nella maggior parte dei casi funzionano veramente. Evitiamo di addentrarci nel mondo delle inserzioni se non ne siamo esperti, perchè potrebbe essere un gran buco nell’acqua.