Perchè esistono dei plugin da evitare in WordPress è una domanda che ci dobbiamo porre per capire fino in fondo come creare un sito performante.
La magia di WordPress risiede nel fatto che esistono plugin per qualsiasi tipo di esigenza e che ci aiuteranno a sviluppare il nostro progetto in maniera vincente. Purtroppo non è tutto rose e fiori.
I plugin per funzionare aggiungono chiamate javascript e fogli di stile aggiuntivi al nostro WordPress, appesantendone le prestazioni, quindi utilizzarne un considerevole numero potrebbe rivelarsi dannoso per la velocità del sito.
Ecco un elenco generico di plugin da evitare in WordPress
Plugin di duplicazione dei contenuti: post e pagine.
Ne esistono a centinaia, ma il risultato si può ottenere in maniera diversa con poche righe di codice opportunamente integrate nel tema del sito.
Plugin per errore 404 (broken link)
Personalizzare la nostra pagina di errore 404 è sicuramente un’esigenza che in molti casi si rivelerà utile per migliorare l’esperienza dell’utente e la sua navigazione.
In realtà basterebbe direttamente intervenire sul tema del nostro sito WordPress sfruttando la presenza di un tema child e duplicando e personalizzando la pagina 404 originale di WordPress.
Mi è capitato di trovare anche plugin di questo genere che scrivono informazioni direttamente sul database, ogni volta che una pagina non viene trovata. Alla lunga questa routine farà crescere di dimensioni e in maniera ingiustificata il database del nostro sito.
Plugin per l’integrazione dei codici di monitoraggio e altri codici.
Spesso è necessario dover inserire porzioni di codici per poter monitorare il nostro sito con Google Search Control o Google Analytics.
Per questo argomento dobbiamo considerare cosa ci mette a disposizione il tema scelto per il nostro Worpress. Molti di questi temi offrono soluzioni comprese per l’integrazione di molte funzionalità che ci potrebbero essere utili.
Il discorso vale anche per l’integrazione di Javascript, con una minima conoscenza di adattamento del codice.
Plugin di backup
In generale sarebbero da evitare ed in particolari alcuni più di altri.
Soluzioni alternative sono i metodi messi a disposizione dal provider del nostro hosting.
I backup possono essere fatti “manualmente”: con una copia (dump) del database e scaricando il sito fisico attraverso Ftp.
Plugin per social share
Hanno la tendenza a condividere troppo codice esterno con il nostro sito WordPress rallentandolo.
Spesso si sono rivelati pericolosi per problemi di privacy riguardo ai dati degli utenti.
Se non ne potessimo fare a meno, buona norma sarebbe rivolgerci al produttore del nostro tema per essere consigliati su quali siano i plugin meglio compatibili con il nostro sistema. Cercare su Google può sempre darci una mano a trovare le soluzioni migliori.
Plugin di sicurezza
Non costituiscono una grande difesa dei siti e in passato è successo che alcuni di questi plugin fossero proprio i responsabili di siti hackerati.
Proteggere il nostro sito con password valide è un buon punto di partenza, a seguire tenere temi e plugin aggiornati, fino a prendere in considerazione di utilizzare il firewall del nostro hosting.
Alcuni sistemi anche gratuiti di cache su CDN prevedono sistemi di sicurezza integrati.
Plugin per la gestione del certificato SSL
Sono completamente inutili, bastano poche righe di codice da integrare nel file .htaccess per rendere il sito da http a https.
Plugin per la generazione del tema Child
Con poche operazioni si può creare manualmente un tema child per il nostro sito WordPress e molti produttori di temi lo comprendono già nel tema o li rendono disponibili scaricandoli dal loro sito.
Plugin da evitare in WordPress
Plugin di ottimizzazione immagini
Avere un plugin che ottimizzi al volo le immagini che inseriamo in WordPress è sicuramente rassicurante, ma altrettanto inutile. Le immagini dovrebbero essere ottimizzate precedentemente della messa on-line, lasciandoci anche la libertà di decidere di comprimere di più determinate immagini rispetto ad altre in base alla destinazione d’uso.
Attenzione ai plugin Page Builder
I page builder sono dei plugin che ci consentono di gestire la creazione dei siti attraverso interfacce visive senza bisogno di conoscere codice e spesso hanno anche delle soluzioni grafico/funzionali molto avanzate. Il problema è che spesso sono molto pesanti per via delle numerosissime chiamate Javascript che rendono possibili l’attivazione dei loro effetti. Quindi i tempi di creazione del sito diventeranno molto brevi e i risultati molto superiori alle nostre aspettative, ma al prezzo di avere un sito lento.
In particolare ho individuato tre di questi page builder molto rallentanti e che tra l’altro sono tra i più pubblicizzati e utilizzati. Se ci muoviamo da soli, prima di scegliere un tema e farci abbindolare dalle caratteristiche di semplicità di realizzazione, facciamo sempre una ricerca Google o chiediamo ad un professionista.
Conclusioni su: plugin da evitare in WordPress
Abbiamo snocciolato una decina di esempi sulla scelta di plugin inutili o potenzialmente inficianti rispetto al lavoro svolto per la realizzazione del sito.
Sapere tutte queste cose e anche metterle in atto non è una cosa che possiamo affidare ad un neofita. L’orizzonte da tenere sott’occhio è molto ampio, forse chiedere aiuto a qualcuno che se ne intenda potrebbe essere una soluzione interessante. Quindi WordPress si, è bello e facile da usare, ma va saputo sviluppare in maniera sostenibile da un punto di vista tecnico.
Uno strumento per verificare l’effettiva velocità e “peso” dei plugin è Google Speed Insight.
Ecco il link alla directory ufficiale di WordPress di plugin
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